I vuoti e i pieni: la creatività nei vasi comunicanti
Mi sta capitando di parlare spesso e volentieri di metodo di lavoro o meglio di approccio e non di come posso aiutarvi a migliorare la vostra comunicazione testuale. Vi sembrerà strano ma lo faccio perché penso che capire cosa si può avere da una/o professionista, non solo dal punto di vista lavorativo, sia fondamentale per ottenere il massimo e per mantenere una sana e proficua collaborazione.
Il lavoro di un copywriter si basa sulla comprensione, sull’analisi e sulla creatività.
Una cosa che deve essere alimentata continuamente.
Uso spesso una metafora, quella dei vasi comunicanti. Non sono mai completamente vuoti o pieni, ma sono sempre in una condizione di equilibrio.
E’ la condizione ideale che serve per essere al meglio delle proprie capacità: creative, analitiche, strategiche, fisiche.
Settembre per me è da sempre il mese in cui questo equilibrio è difficile da trovare.
Ho bisogno di ritrovare più spazi vuoti per ospitare nuovi contenuti ed energie.
La mia soluzione è fatta di alcuni piccoli gesti quotidiani.
1) Disciplina fatta di una routine semplice che seguo con regolarità. Mi accompagna verso l’inizio del lavoro in modo accogliente e diminuisce lo stress
2) Pause tra un task e l’altro riempite da attività manuali e non mentali. A me piace curare le piante, ma anche fare knitting
3) Fare Decluttering. Eliminare, spostare cose, libri, oggetti.
4) Aumentare l’attività fisica. Prolungata e meno intensa per lasciar andare i pensieri che non servono
Aggiungo un ultimo punto: dire No.
Quando non ci sono le condizioni che io ritengo fondamentali: rispetto, educazione, gentilezza.
Quando non ci sono le condizioni economiche: tutto ha un valore (me lo scrisse una volta una persona) anche una mail in cui presento delle soluzioni. Se dall’altra parte questo non viene compreso, è necessario dare spazio ad altro/i
Quando senti di non avere le motivazioni e l’entusiasmo che servono per lavorare al meglio su un progetto.
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