Quale valore dai al tuo brand?
Quanto costa, quanto tempo ci vuole?
Sono domande assolutamente lecite quando si parla con un professionista prima di affidarsi, specialmente se si tratta di migliorare il modo in cui comunichi il tuo brand. E se hai capito che la tua comunicazione online non raggiunge il target, vuol dire che è necessario fare una analisi dettagliata, cambiare ciò che non funziona e creare una nuova strategia per i tuoi contenuti.
Il valore che dai alla tua comunicazione è quello che dai al tuo brand. E il costo non è la variabile più importante quando valuti chi dovrà affiancarti in questa attività.
È come se, acquistando un chilo di pomodori al mercato, non ti preoccupassi del sapore che hanno, di come li puoi usare, di quale tuo piatto potrebbero rendere migliore e anche dell’esperienza che puoi offrire a chi è con te.
Queste sono le considerazioni che ogni cliente fa quando sceglie il tuo prodotto o, ancora prima, quando sceglie il tuo brand.
Se la tua intenzione di acquisto è generica e senza particolari motivazioni di selezione (basta che siano rossi e maturi) anche la tua esperienza di assaggio lo sarà.
E lo sarà anche quella di chi è con te: nessuno si ricorderà di ciò che ha mangiato a casa tua, sarà un pasto come tanti altri, non unico, non speciale, non memorabile. E forse da non ripetere.
La comunicazione serve a questo. Non è mai un semplice post su Instagram, è una narrazione costante che si ripete ogni volta che le persone entrano in contatto con te: quando fanno ricerche con Google, quando leggono la scheda di prodotto su Amazon, quando consultano una recensione e anche quando leggono i tuoi post.
Come definisco la brand strategy?
Sei bravissimo/a ad inventare nuovi prodotti, le idee non ti mancano, ma devi anche farli uscire dai cancelli della tua azienda, perché è proprio lì che inizia la tua avventura nel mondo ed è soprattutto lì che incontri chi li vede, li valuta, li percepisce, li sperimenta e li acquista.
La comunicazione è un asset fondamentale senza il quale quello che produci resterebbe sugli scaffali. Non è un qualunque pomodoro rosso del quale puoi fare anche senza.
Il tuo prodotto ha due tipi di valore:
- Quello insito: dall’idea ai materiali, alla tecnologia di produzione.
- Quello esterno: ha valore, è utile e soddisfa un bisogno se le persone lo percepiscono come tale.
Sta a te tradurlo, spiegarlo, raccontarlo con parole che il tuo pubblico riconosce, nelle quali si riconosce e che le avvicinano al tuo brand, la Marca.
E nemmeno questo è un termine astratto. Non è il tuo logo, non è il tuo sito, né tantomeno i tuoi canali social.
È il tuo approccio al mondo: perché fai quello che fati, come vuoi cambiare (trasformare) in meglio la vita delle persone, perché haiscelto di fare questo e non altro. In pratica, perché esisti.
Tutte le volte che non lo fai, perdi una opportunità; tutte le volte che tratti la tua azienda come un pomodoro di scarsa qualità, sei uno sconosciuto/a; e tutte le volte che scegli un approccio da “Bignami” per la tua comunicazione, lo diventi.
Comunicazione che crea valore
Per questo il valore del tuo brand sta soprattutto nel modo in cui lo racconti, partendo da cosa ne farà chi lo sceglie. È il Job To Be Done. Un esempio? Se produci frullatori forse potresti pensare che chi acquista sia interessato solo a sminuzzare un cibo per poi poterlo usare in una preparazione. Ma qual è il vero JTBD? Il frullatore serve per preparare frullati sani, nutrienti e veloci da fare e da consumare.
Ora immagina di raccontare il tuo prodotto da questo punto di vista tutte le volte che comunichi online e di preparare una content strategy che parli a tutti coloro che hanno questo desiderio e necessità.
E immagina di farlo con contenuti visuali coerenti, un linguaggio definito che usi le parole nelle quali le persone si riconoscono (il dizionario di brand esiste per questo, se vuoi averne uno, ti posso aiutare a crearlo).
Il risultato è un impatto evidente sulle tue vendite.
Qual è il tuo Job To Be Done?
Link utili per approfondire

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